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- 04 mar 2020
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Se hai fatto
una donazione oppure hai acquistato un immobile (una casa, ad esempio)
senz’altro ti sarai dovuto recare da un notaio per sottoscrivere tutti gli atti
necessari al fine del valido compimento dell’operazione. Devi sapere che
occorre andare dal notaio anche per atti diversi da quelli che ti ho appena
citato: ad esempio, nel caso in cui vuoi conferire una procura.
Procura: cos’è?
Prima di vedere quando serve la procura notarile, è bene che ti spieghi cos’è e a cosa serve una procura. La procura è un atto con il quale si conferisce il potere di rappresentanza: in pratica, se dai la procura a qualcuno gli consenti di rappresentarti davanti ad altre persone.
Utilizzando un linguaggio un po’ più tecnico, possiamo dire che la procura è un atto giuridico rivolto a terzi in cui il soggetto rappresentato conferisce al soggetto rappresentante il potere di compiere atti giuridici in suo nome e nel suo interesse.
La procura è
uno strumento utile e spesso indispensabile, ad esempio quando una persona non
può essere fisicamente presente alla sottoscrizione dell’atto: pensa a un
italiano che abiti all’estero in un Paese lontano e che non possa presenziare
di persona per vendere un proprio immobile.
Procura: perché è unilaterale?
La procura
non ha bisogno dell’esplicita accettazione del procuratore (cioè,
del rappresentante): ciò significa che essa è un atto unilaterale,
a differenza di un normale contratto che, al contrario, necessita della
sottoscrizione di tutte le parti coinvolte.
La firma di
colui che beneficia della procura non è necessaria perché questo atto
conferisce un mero potere, non un obbligo: in altre parole, al
rappresentante viene data la possibilità di agire in nome di un’altra
persona (il rappresentato), senza però assumere alcun obbligo.
Come funziona una procura?
Abbiamo
detto che una procura (notarile o non) conferisce il potere di rappresentare
una persona. Tizio nomina Caio quale suo procuratore al fine di
rappresentarlo in un’assemblea oppure durante una trattativa: così
facendo, Caio si farà portavoce della volontà di Tizio, agendo in nome e per
conto di quest’ultimo.
La procura
conferisce il potere che consiste nella “spendita del nome”: in altre
parole, colui che beneficia della procura può presentarsi come rappresentante
di un’altra persona e manifestare una volontà che produrrà effetti direttamente
in capo al rappresentato. In altre parole, se il rappresentante munito di valida
procura decide di accettare un’offerta economica, questa operazione
avrà effetti direttamente nel patrimonio del rappresentato.
Facciamo un
esempio. Tizio, residente all’estero, conferisce procura a Caio nominandolo
quale suo rappresentante al fine di vendere un’immobile di sua
proprietà; Caio, nei limiti dei poteri conferitigli, potrà vendere validamente
l’immobile al posto di Tizio, stipulando ad esempio il contratto di
compravendita con Sempronio. Gli effetti della vendita coinvolgeranno
sia Sempronio (acquirente) che Tizio (venditore), lasciando al di fuori Caio,
che era il mero rappresentante di Tizio.
Da quanto appena detto si comprende meglio come gli effetti degli atti giuridici compiuti dal rappresentante ricadono direttamente sul rappresentato, esattamente come se li avesse portati a termine lui stesso.
Modi di conferimento di una procura
I modi in
cui può essere conferita procura a un’altra persona sono molteplici: può anche
essere infatti un semplice atto orale o essere confermata da
quelli che vengono definiti comportamenti concludenti. Questi sono una forma di
manifestazione tacita della volontà della persona stessa, che con i suoi stessi
atti dimostra di “approvare” e accettare quanto viene fatto.
In alcuni casi,
tuttavia, occorre munirsi di una procura notarile, cioè di un atto
predisposto dal notaio e firmato in sua presenza. Di seguito ti spiegherò
quando serve una procura notarile.
Procura notarile: quando serve?
La procura
notarile non è altro che la procura stipulata davanti ad un notaio.
Ma quando serve la procura notarile? Ebbene, la procura notarile serve tutte le
volte in cui la legge prescrive che, per il compimento di un’operazione
giuridica, occorre un atto pubblico. Cosa significa?
Nell’ordinamento
giuridico italiano vige il principio della libertà delle forme:
vuol dire che, salvo che la legge non dica il contrario, un atto può essere
stipulato nella forma che le parti ritengono più opportuna, anche oralmente. In
alcuni casi, però, la legge impone una forma specifica e, in particolare, un
atto pubblico, cioè un atto redatto da un pubblico ufficiale, quale
è il notaio.
Ad esempio,
se si volesse stipulare una donazione occorrerebbe fare
ricorso al notaio perché, per legge, la donazione deve rivestire la forma
dell’atto pubblico; di conseguenza, una eventuale procura ad accettare dovrebbe
rivestire la stessa forma e, pertanto, occorrerebbe la procura notarile.
Lo stesso
dicasi per altre operazioni giuridiche, come ad esempio la compravendita
di beni immobili o la costituzione di un fondo patrimoniale.
Procura notarile: come può essere?
La procura
che il notaio prepara può essere speciale o generale:
· la procura speciale consente al rappresentante di compiere solo uno o più affari specifici in nome e per conto del rappresentato;
· la procura generale permette al rappresentante di svolgere tutti gli affari del rappresentato. In ogni caso, possono essere previsti dei limiti ai poteri del rappresentante, vincolandoli sono a un determinato tipo di decisioni da prendere.
La procura
notarile speciale, essendo conferita per un solo affare, non è soggetta a
registrazione e viene restituita al cliente dal notaio in originale.
Non se ne possono fare copie e cessa di avere efficacia nel momento in cui
termina l’incarico particolare per il quale è stata rilasciata.
La procura
notarle generale, invece, è soggetta a registrazione, può essere rilasciata
anche a tempo indeterminato ed è efficace fino a revoca. Ha un costo maggiore
rispetto alla procura speciale. Il notaio ha il compito di depositare
l’originale e conservarlo nella sua raccolta, e potrà rilasciare al cliente le
copie di cui ha bisogno.
Procura notarile: come si fa?
Per una procura notarile occorre, ovviamente, recarsi
presso un notaio. Per la sottoscrizione dell’atto è necessario
presentare alcuni documenti che variano in base al tipo e agli scopi
della procura stessa; ad ogni modo, i documenti che sono sempre fondamentali
per ogni tipo di procura sono:
· documento di riconoscimento;
· codice fiscale;
· generalità della persona a cui si vuole conferire la procura.
Il testo della procura deve
contenere in maniera precisa i poteri attribuiti al procuratore a
seconda della natura dell’affare e del tipo di procura.
Autore: Mariano Acquaviva per
laleggepertutti.it - https://www.laleggepertutti.it/285129_quando-serve-la-procura-notarile

- 03 mar 2020
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Oggi
voglio raccontarti una storia.
Ti
anticipo soltanto che è una storia a lieto fine. Tuttavia, ha creato un sacco
di problemi:
1. Ad
una coppia che avrebbe dovuto acquistare una casa – e che ho avuto
(successivamente) il piacere di conoscere;
2. Al
venditore che gliela stava vendendo …
senza sapere di non poterla vendere!
Ecco
in sintesi com'è andata.
Mario
e Maria (passami i nomi dai, sono costretto a inventarne sempre di nuovi per
motivi di privacy) avevano visto un bell'appartamento in centro e avevano
firmato una proposta d'acquisto con un'agenzia immobiliare.
Se
non sai che cos'è una proposta d'acquisto, lascia che ti chiarisca questo
concetto.
In
poche parole, quando una persona vende la propria casa, riceve – da parte delle
persone interessate ad acquistarla – delle offerte.
Queste
offerte si chiamano appunto proposte d'acquisto.
Una
volta che una di queste offerte viene firmata sia dal compratore che dal
venditore, nasce un accordo che (passami il termine) "obbliga" il
venditore a vendere e il compratore a comprare.
Ma
dicevamo …
Per
comprare questo appartamento in centro, Mario e Maria dovevano riuscire a
vendere casa loro – e fortunatamente,
trovarono presto un acquirente.
Erano
degli ottimi clienti per l'agenzia immobiliare. Avevano trovato un acquirente
per la loro casa – a cui avrebbero dovuto consegnare l'immobile entro 3 mesi –
e stavano per comprare un altro appartamento.
Bastava
un piccolo mutuo e la banca aveva dato l'ok per la cifra richiesta.
I
nostri due protagonisti erano tranquilli anche da questo punto di vista.
Firmarono il compromesso – versando ben 20.000 € di caparra (ricordati questa
cifra, in seguito capirai perché è importante) – e avviando la pratica per il
mutuo.
Tutto
sembrava andare liscio come l'olio.
Ma
poi, come in ogni storia che si rispetti … accade l'imprevisto che ha dato
inizio a svariate perdite … di pazienza, di tempo … ma soprattutto di denaro.
Il
pandemonio scoppia quando il perito della banca che ha concesso il mutuo ai
nostri due amici chiede la documentazione della casa.
Durante
l'analisi delle scartoffie, si accorge della mancanza di una parete. Nella casa
che Mario e Maria volevano comprare, ignara dei danni che stava per creare,
c'era un'innocente parete "in più" rispetto alla planimetria
consegnata in Comune.
Tanto
innocente quanto letale.
La
banca ferma la pratica di mutuo, negandolo. Eh si, hai capito bene: mutuo
negato. Ma non è tutto.
Contemporaneamente
salta anche l'acquisto della casa che stavano per comprare. Il contratto era
nullo.
Quella
parete all'apparenza innocua, aveva fatto due danni uno più grosso dell'altro …
ma non erano gli unici.
Mario
e Maria si sono ritrovati fuori casa (perché la loro vecchia abitazione era
stata venduta e stava per essere consegnata ai nuovi proprietari) e furono
obbligati ad andare in affitto.
Inutile
dirti quanto si sono incazzati per l'accaduto. Si imbestialirono così tanto da
rinunciare a comprare quell'appartamento in centro e aprirono una causa in
tribunale per richiedere i danni al venditore dell'immobile (più la
restituzione del doppio della caparra).
Il
nostro povero venditore a quel punto non può far altro che opporsi alle accuse
ingiuste, dato che lui ha comprato la casa nelle condizioni in cui si trova e
non ha fatto nessun lavoro. Non l’aveva cambiata di una virgola.
Il
lieto fine, ovviamente, è per i nostri due protagonisti: hanno ottenuto il
doppio della caparra (ricordi quei 20.000 €? Bene, ne hanno avuti indietro
40.000!) più tanti € per i danni subiti, che avrebbero potuto tranquillamente
andarsene per un intero mese in vacanza alle Maldive.
Ma
… per il venditore di quel bell'appartamento?
Te
la faccio al contrario: ha dovuto restituire la caparra di 20.000 € che Mario e
Maria gli avevano versato, più una somma di uguale importo (che in questi casi
è dovuta per legge alla parte lesa) per un totale di 40.000 € più un altro
saccone bello pieno di soldi – che avrebbe potuto spendere per andarsene un
mese in vacanza alle Maldive con sua moglie.
Come
faccio a conoscere questa storia?
Me
l'hanno raccontata di persona il nostro Mario e la nostra Maria, quando sono
venuti da me per trovare una nuova casa da acquistare – dopo aver saputo che
Centro Casa è una delle pochissime agenzie immobiliari che - cascasse il mondo
- fanno redigere la relazione di conformità sulle
case.
Ecco
cosa devi fare TU per non fare la fine del povero venditore di cui ti ho
parlato – in modo da non perdere il doppio dei soldi ricevuti come caparra e
permetterti di fare un bel viaggio di un mese alle Maldive
In
effetti non è così difficile che tu
possa ritrovarti in una situazione del genere. Basta che qualcuno dia per
scontato un paio di "cosine da niente" (in realtà indispensabili)
e il dado è tratto.
Quindi
leggi TUTTO quello che c'è scritto qui sotto, perché vedremo dei dettagli
fondamentali per il successo i tuoi affari futuri.
Se
hai comprato la tua casa prima del 2010, è possibile – male male – che nessuno ti abbia consigliato di verificare la Planimetria
Catastale. Nello specifico, di verificare che la planimetria catastale
fosse in tutto e per tutto UGUALE alla casa reale e conforme ai progetti
depositati in Comune.
Prima di svelarti "perché" questa verifica potrebbe essere stata volontariamente saltata, vediamo di chiarire alla perfezione un paio di concetti.
Che cos'è la Planimetria Catastale? E perché è così importante?
La
Planimetria Catastale, detto in linguaggio tecnico, è "il disegno stampato
su un foglio di come dovrebbe essere casa tua”.
In
altre parole, è la piantina di casa tua.
E
la puoi chiedere negli uffici dell’Agenzia del
Territorio, dove viene conservata ed utilizzata per il calcolo delle tasse
sulla tua casa.
Quello
di non controllare in maniera approfondita è un modo di lavorare un
"pochino superficiale".
Ma
allora perché si operava così prima del 2010?
Semplicemente
perché la responsabilità delle
dichiarazioni di conformità della casa era del
VENDITORE. Se lui dichiarava di non aver fatto lavori abusivi, la stragrande
maggioranza degli agenti immobiliari saltavano la fase dei controlli.
Come
se non bastasse, il notaio non doveva (e non deve controllare nemmeno oggi) se
la casa era stata costruita uguale ai progetti depositati in Comune.
Il
compito del notaio – dato che non può andare a verificare personalmente ogni
casa per cui stipula il contratto – è solo quello di scrivere le dichiarazioni
del venditore su questo aspetto.
Presta
attenzione adesso perché … dal 1 Luglio 2010 … le cose sono un po' cambiate.
È
entrata in vigore una Legge che obbliga anche chi compra casa a
verificare che la planimetria Catastale sia uguale allo stato di fatto della
casa – e a firmarla per dichiarare che è
tutto a posto.
La
stessa Legge dice che nel caso in cui la casa e la planimetria catastale
siano differenti - e acquirente e venditore dichiarino il falso – il contratto
è NULLO
Questo
è l'aspetto più importante dell'intero articolo, perché ne va della buona
riuscita della vendita di casa tua.
Se
un contratto è NULLO, è esattamente come se tu non lo avessi MAI fatto. Non lo
hai mai firmato. Non è valido. È carta straccia. Ci
puoi arrotolare le patate per farle al cartoccio.
Questa
è un'informazione che devi assolutamente avere ben chiara in testa quando
decidi di vendere la tua casa.
E
sono pienamente consapevole che, non essendo un tecnico del settore, se ti sei
ritrovato con un contratto nullo tra le mani non è stata colpa tua.
Semplicemente non ti è stato detto prima.
Ma
mi preme che tu capisca che non è una cosa sulla quale si può passare sopra. I
rischi che ti fanno correre se non ti mettono al corrente di queste cose sono
grandi come montagne (e come abbiamo visto in precedenza, sono anche molto
costosi).
Cosa
succede se non ne sai niente e arrivi al compromesso davanti al notaio?
Ebbene,
ecco la situazione tipica che porterebbe immediatamente alla NULLITA' del
contratto di vendita di casa tua.
Supponiamo
che alcuni lavori interni vengono fatti con molta leggerezza, per risparmiare
due spiccioli sulle spese del Geometra.
L'appartamento
viene ristrutturato – cambiando addirittura la distribuzione delle stanze –
senza presentare nessun progetto in Comune e senza aggiornare la Planimetria
Catastale.
Poi
viene venduto. Anche più di una volta.
E
magari il vecchio proprietario della casa (che ora è tua) ha buttato giù il
muro che divideva la cucina dal soggiorno per realizzare quella stanza così
spaziosa che ti piace tanto … e dato che era un lavoretto da niente … ha
pensato bene di non presentare nessun progetto in Comune – e nessuna variazione
al Catasto.
E
oggi …
questa
cosa ti si ritorce contro, perché il responsabile sei diventato TU!
Ti
ricordo che anche il notaio è responsabile di quello che viene dichiarato. Ecco
perché prima di farti firmare il contratto di compravendita, chiederà a
te (e all'acquirente) se è tutto regolare a livello burocratico.
Se
spunta un problema dal cilindro che impedisce di concludere il contratto …
l'acquirente potrebbe anche decidere di non comprarti più la casa e ti potrebbe
chiedere il DOPPIO dei soldi che ti ha versato (come caparra) quando ha firmato
il compromesso.
Siccome
ci tengo a farti capire questo concetto vitale per la vendita di casa tua,
vediamo i
Problemi
che possono sorgere se la Planimetria Catastale è
DIVERSA
dall'attuale stato della casa
1) I
lavori sono stati fatti presentando un progetto in Comune MA non è stata fatta
nessuna variazione al Catasto >>> In questo caso la soluzione è
"semplice". Basta far presentare da un geometra la variazione catastale
e in pochi giorni risolvi il problema;
2) I
lavori sono stati fatti SENZA presentare nessun progetto in Comune. Qui sono
dolori. Il tuo tecnico dovrà presentare una pratica edilizia che rimedi al
fatto che i lavori sono stati fatti senza permesso. In più, dovrà presentare
un nuovo attestato di agibilità e infine la
variazione catastale. E non serve che ti dica quanto lieviteranno i costi e
quanto si allungheranno i tempi per vendere il tuo immobile.
Per
concludere, è fondamentale far fare tutte le verifiche necessarie PRIMA di
mettere in vendita la tua casa.
"Chi
è il professionista da incaricare e cosa deve fare?"
Solitamente,
questo tipo di verifiche viene affidato ad un geometra che redigerà un
attestato di conformità.
In
questo attestato, dichiarerà che la tua casa è
uguale sia ai progetti depositati in Comune, sia alla Planimetria Catastale.
Così
facendo, la responsabilità della
dichiarazione è del tecnico che ti garantisce sulla conformità della
casa (evitandoti di farti saltare la vendita).
Mi
raccomando! Fai molta attenzione a questa cosa: la Planimetria Catastale NON
ha valore legale. Significa che non è una prova che garantisce la conformità della
casa con i progetti depositati in Comune.
RICORDA:
chi acquista una casa ha il diritto di acquistare un immobile che sia
perfettamente conforme ai documenti che abbiamo visto.
Se
qualcosa non è a posto – e per sistemarlo è necessario più tempo di quello
stabilito per il contratto – può ritirarsi dall'acquisto (e tu puoi prepararti
a firmare un assegno pari al doppio della caparra e scordarti quel viaggio da
sogno alle Maldive per festeggiare il trasferimento).
Io
scherzo ma … riesci ad immaginare se succede una cosa del genere, e tu hai
usato i soldi della caparra per fermare una nuova casa?!
Te
lo dico io. Il tuo acquirente ti richiede il doppio dei soldi che ti ha dato, e
il proprietario della casa che volevi comprare si tiene la TUA caparra, perché
la sua casa è a posto.
Non
controllare la Planimetria Catastale è uno dei metodi più veloci che hai a
disposizione per perdere un bel po' di soldi e mandare all'aria la vendita del
tuo immobile.
E
ora dimmi … la Planimetria di casa tua è aggiornata?

- 28 feb 2020
- DICONO DI NOI
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Ho sempre pensato che la cosa più difficile sarebbe stato trovare la casa perfetta, ma mi sono dovuta ricredere… Ho potuto constatare che ricercare la casa ideale non è semplice, ma trovarla con tutta la documentazione a posto è molto più difficile; ed è proprio da qui che voglio partire e ringraziare Alessandro per come ci ha seguiti e per la professionalità che ha dimostrato fino all’atto notarile!
Ci siamo sentiti seguiti e non abbiamo mai dubitato in alcun modo del suo
operato. Il risultato è che oggi viviamo nella nostra casa indipendente,
lontana dal traffico e siamo molto felici dell’acquisto fatto!!! Un grazie di
cuore.
-Sara T.

- 25 feb 2020
- DICONO DI NOI
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L’agenzia immobiliare Centro Casa l’ho conosciuta qualche anno fa quando ero alla ricerca di un appartamento in affitto, da poco ho avuto modo di incontrarli nuovamente ma questa volta per l’acquisto!!
Prima di incontrare loro, purtroppo mi sono trovata in una situazione a dir
poco spiacevole ed imbarazzante, avevo visto una soluzione in vendita con
un’altra agenzia immobiliare ed ero intenzionata ad acquistarla; Arrivati alla
fase di proposta, l’agente di quell’agenzia che mi stava seguendo, mi presenta
dei particolari importanti (riguardanti sia la proposta che mi voleva far
firmare sia l’immobile) che prima di allora aveva omesso (o per incapacità o
per inganno)… Fatto sta che dopo questa brutta esperienza, ero molto restia e
diffidente con tutte le agenzie immobiliari che incontravo. Ma quando ho avuto
modo di interagire con l’agenzia immobiliare Centro Casa (in prima battuta con
Alessandro e poi con Marco), mi sono sentita da subito capita e mi hanno saputo
seguire e consigliare fin da subito su quali fossero i passi da seguire per
riuscire ad acquistare casa con la massima tranquillità, ma soprattutto senza
sorprese!!!
E’ per questo motivo che consiglierò a tutti l’agenzia Centro Casa e che
rilascio ben volentieri la mia testimonianza di gratitudine per il lavoro
svolto, per far capire che i veri professionisti esistono! Basta avere la
fortuna di trovarli!!
-Bucates Ana-Marie

- 25 feb 2020
- DICONO DI NOI
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Prima di rivolgermi all’agenzia Centro Casa di Marco ed Alessandro, avevo già dato l’incarico di vendita per il mio appartamento ad un’altra agenzia la quale mi aveva chiesto un mandato esclusivo per la durata di un anno e mezzo. In questo anno e mezzo però non ho ricevuto nessuna proposta di acquisto e solo una coppia è venuta in visita al mio immobile. Ero piuttosto amareggiata e sfiduciata, temevo proprio di non riuscire a vendere… forse era il mio appartamento che non piaceva… non riuscivo a capire.
Poi un’amica mi accennò di Marco e dell’Agenzia Centro Casa, mi ha parlato di
loro sottolineando la disponibilità, la professionalità e la competenza. Per
farla breve, dopo un’attenta verifica e valutazione del mio immobile da parte
di Marco, ho deciso di affidarmi a loro!!!
-Mi hanno
chiesto un incarico di vendita di soli 6 mesi.
-Ancora prima di proporlo in vendita mi hanno fatto procurare (tramite un
elenco fornito da loro) tutta la documentazione necessaria per andare all’Atto
Notarile con massima tranquillità.
-Mi hanno avvertita che una volta al mese avrei ricevuto l’aggiornamento di
tutto il lavoro fatto sull’immobile tra cui pubblicità, persone interessate e
riscontri da parte loro – e così è stato!!!
-Mi hanno preparato e consigliato nel caso di una visita con un potenziale
acquirente, avrei dovuto far trovare l’appartamento in determinate condizioni
ed io ho fatto del mio meglio per assecondarli.
RISULTATO?!
Incarico sottoscritto il giorno 05/08/2019
Una sola visita fatta
Ritirata e accettata proposta d’acquisto il 30/10/2019
Credo non ci
sia altro da dire, ringrazio Marco e la sua Agenzia per il servizio e il lavoro
svolto e soprattutto per avermi fatto capire che il problema di certo non era
il mio Appartamento.
-Lagioni Donatella

- 25 feb 2020
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In genere questa frase viene utilizzata con una accezione assai negativa perché, ammettiamolo, il mutuo sotto certi aspetti è veramente una cosa brutta. Pensa a tutte le vacanze che potresti farti se non dovessi pagare quel salasso ogni mese!
Eppure, grazie a quel salasso avrai una casa tutta tua, che è comunque molto meglio che pagare lo stesso salasso per un affitto. Almeno sai che, tutti quei soldi, tutti quei sacrifici, un giorno ti renderanno la possibilità di dire che hai una casa tutta tua, da poter vivere, amare e da poter lasciare ai tuoi figli.
Allora forse il mutuo non è poi una cosa così brutta, non credi? A dirla tutta, lo è quando ti lasci fregare. Quando becchi professionisti poco seri che pur di venderti un immobile al prezzo che dicono loro, solo per scucirti qualche millino in più, ti rifilano mutuo con tassi di interesse VERGOGNOSI che ti porterai dietro per tutta la vita.
Un professionista serio, invece, sa anche consigliarti come muoverti nella parte finanziaria del mercato immobiliare, spiegandoti come funzionano i mutui nello specifico, e soprattutto, come evitare di prendere dolorose batoste. Un professionista immobiliare, ad esempio, ti spiega che la banca oggi è disposta a coprire solo l’80% dell’importo totale di cui avrai bisogno per l’acquisto, quindi una parte di soldi dovrai mettercela tu. Ti spiega che ci sono mutui con tassi di interesse apparentemente vantaggiosi, ma che nascondono clausole distruttive. Ti spiega che dovrai comunque avere dei risparmi da parte, perché ci sono costi extra da affrontare per l’acquisto di una casa, che non sono comprese nel solo costo dell’immobile. Un professionista immobiliare ti affianca passo dopo passo e ti protegge dalle fregature.
E tu? Sei sicuro di star facendo i giusti passi per ottenere i soldi di cui hai bisogno per acquistare casa? Se vuoi evitare che il tuo mutuo sia ‘brutto come un debito’ e ad assicurarti di vivere sereno durante i prossimi anni della tua vita, allora vai su www.centrocasaschio.it e chiedi una consulenza gratuita con un professionista immobiliare della nostra squadra, che ti guiderà e ti aiuterà a trovare la soluzione più adatta alle tue esigenze.
P.S Vai su www.centrocasaschio.it e prenota subito la tua consulenza
gratuita, non c’è un minuto da perdere, è del tuo futuro che siamo parlando! Staff
Centro Casa.

- 23 feb 2020
- DICONO DI NOI
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Conoscevo già Alessandro e l’agenzia Centro Casa perché hanno in gestione l’affitto di un appartamento di mia proprietà e negli anni mi sono sempre trovata bene. Era da qualche tempo che avevo l’idea di acquistare un nuovo appartamento da poter mettere in affitto, ma non trovavo mai qualcosa che facesse al caso mio.
Ho accennato ad Alessandro di questa mia idea e con una semplice chiacchierata aveva già capito cosa stavo cercando, è riuscito a presentarmi un solo immobile che era perfettamente in linea con la mia richiesta ed in più era anche già affittato ad un inquilino referenziato! Mi è bastata una sola visita e l’ho acquistato!!!
Inutile dire che ho affidato ad Alessandro anche la gestione di questo appartamento
per la competenza e serietà che mi ha dimostrato.
Consiglierò a tutti i miei amici e conoscenti che devono vendere o acquistare
casa di rivolgersi all’agenzia Centro Casa che con la loro professionalità li
sapranno sicuramente soddisfare.
-Erika M.

- 22 feb 2020
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Quando si
compra casa, capita spesso di rivolgersi ad un’agenzia immobiliare, in modo che
possa fare da tramite all’acquisto. Ovviamente, l’agenzia immobiliare avrà
diritto ad una parcella per procedere all’intermediazione.
Ma cosa accade se, dopo l’acquisto, ci si accorge che
sul fabbricato grava un abuso edilizio? L’agenzia immobiliare ha
diritto anche in questo caso a ricevere la sua retribuzione?
Una recente
sentenza della Corte di Cassazione ha ricordato quali sono le responsabilità
dell’agenzia nell’acquisto di un immobile. E ha chiarito in che modo può
procedere l’acquirente di fronte a situazioni del genere, sia nei confronti
dell’agenzia, sia per quanto riguarda il venditore.
Acquisto casa abusiva: l’agenzia ha l’obbligo di
sapere
L’ordinanza della Cassazione in merito a tale
argomento è la n. 784 del 16 gennaio 2020. Qui la Corte ha
affermato prima di tutto che l’intermediario immobiliare, nel momento in cui
prende in carico una pratica, acquisisce degli obblighi ben precisi nei
confronti del cliente.
Egli deve necessariamente informarsi su tutto ciò che
riguarda l’immobile. Deve sapere se su di esso sussistono degli abusi
edilizi, se sono stati emessi ordini di pignoramento, e anche
se è mai stato ipotecato. Se l’agenzia immobiliare non provvede a
documentarsi sulla situazione della casa che intende proporre al cliente, ciò
si intende come violazione delle responsabilità e del ruolo
dell’agenzia.
L’agenzia
infatti è obbligata a consultare tutti i documenti presenti nel Catasto e nei
Registri Immobiliari, per verificare tutte le informazioni relative al
fabbricato in questione.
Nel momento in cui, infatti, la stessa agenzia non è a
conoscenza delle suddette eventuali condizioni dell’immobile, non avrà possibilità
di informare il suo cliente in merito. E, se il cliente non riceve tutte le
informazioni inerenti all’immobile prima di acquistarlo, significa che
l’agenzia non ha fatto un lavoro corretto. Per cui, non avrà più
diritto alla sua provvigione.
In conclusione, la sentenza della Cassazione dichiara
che: se l’agenzia immobiliare non ha informato il cliente che l’immobile è
soggetto ad abuso edilizio prima della firma dell’atto di vendita, il cliente
avrà diritto a non pagare la parcella all’agenzia.
Il ruolo del venditore: sanatoria, demolizione o
risarcimento
Ma non è finita qui, perché l’acquirente potrà agire
non solo contro l’agenzia immobiliare, ma anche contro lo stesso
proprietario dell’immobile. Che, come l’agenzia, ha taciuto riguardo
all’abuso edilizio pendente sul fabbricato.
Innanzitutto,
l’acquirente può esercitare il suo diritto di recesso dall’atto di vendita, se
non ha ancora firmato il compromesso. Se invece ciò è già avvenuto, il soggetto
avrà diritto a richiedere la sanatoria o la demolizione dell’abuso edilizio,
con spese a carico del proprietario venditore.
Se, al
momento della firma dell’atto finale, il venditore non ha ancora provveduto a
sanare o demolire l’abuso, l’acquirente è tenuto a non firmare il contratto.
Inoltre, potrà richiedere il risarcimento danni al venditore, e anche il
rimborso di tutti gli anticipi versati.
Autore:
Edilizia.com - https://www.edilizia.com/casa/acquisto-casa-abusiva-la-responsabilita-dellagenzia-immobiliare/?fbclid=IwAR3dh2SayOs5UVUc8JFDXemsLf8Fznf1QcnTiZftzh8KiUFZXsJUT4Q2nUY
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