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- 20 feb 2020
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A pochi mesi dal voto in Veneto per
le regionali rimpalla la notizia che presto, forse l’8 aprile, verrà inaugurato
un nuovo tratto della Pedemontana Veneta. Gli 8 km che collegheranno Malo
all’A31, ma non solo. Dovrebbe entrare in funzione anche il tanto, e
troppo, atteso casello di Breganze.
Una data messa in agenda da Sis,
tramite comunicazione del direttore tecnico D’agostino ma da confermare a
Palazzo Balbi, come riportato dal quotidiano automoto.it. A quasi un anno dalla
parata tutta leghista, con Salvini al fianco di Zaia, per il via alla prima
tratta di 7 km tra Breganze e la Valdastico costata 120 milioni di euro, tutto
sembrerebbe essere pronto per il taglio del nastro a Malo.
Da lì in poi ci si rivedrà sul finire del 2021 quando, come disse Luca Zaia il
dicembre scorso, tutti i 95 chilometri della prima superstrada a pagamento in
Italia verranno completati.
Nel frattempo, anche se lo stesso Zaia aveva detto mai più, si va avanti a
piccole inaugurazioni. Dopo Breganze è il momento di Malo. Il resto è tutto un
cantiere e che procede non così speditamente. Ma di fondo, ormai, il vedere
spostato il traguardo per la Pedemontana Veneta sta diventando
un’abitudine. Restano infatti i cantieri aperti, oltre ai territori ridotti
a gruviera. Trincee allo stato grezzo che da Breganze vanno verso Marostica.
Una tabella di marcia che ritarda e che, nei mesi scorsi, ha visto ancora dei
fermi. Come la voragine formatasi a Cornedo. Ma andando ancora più in là, a
settembre dello scorso anno, il crollo di parte di un muro di trincea nel
montebellunese. E prima ancora i sigilli al tunnel tra Malo e Castelgomberto.
Per citare solo alcuni stop che l’infrastruttura veneta ha registrato.
95 km che rappresenterebbero la
ripresa economica del Veneto. Parole del presidente di Confartigianato Imprese
Veneto, all’apertura della seconda commissione consiliare per il piano
regionale dei trasporti, che fecero riscaldare gli animi. “Tutti ci auguriamo
che il presidente di Confartigianato Imprese Veneto abbia ragione e la
Pedemontana porti benefici alla produttività e ai cittadini. Quel che però non
torna, purtroppo, sono i numeri. Le ricadute dovranno avere del miracoloso per
pareggiare i conti con i costi – aveva sottolineato Simone Scarabel, consigliere
regionale M5S, rilanciando il dibattito sulla superstrada Pedemontana –
L’autostrada di cui Zaia ormai parla in qualsiasi occasione, avrebbe dovuto
costare un miliardo e mezzo, peccato che da subito il costo previsto sia
raddoppiato e nei 39 anni di project si arriverà a 12 miliardi”.
Autotre: Redazione
AltovicentinOnline - https://www.altovicentinonline.it/attualita-2/pedemontana-veneta-l8-aprile-taglio-del-nastro-a-malo/

- 14 feb 2020
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Diventa comunale il brolo della villa mentre passano alla
“Muzan” i terreni davanti “ai Pini”, tutti agricoli.
Si chiude con un'equa spartizione fra Comune e Ipab
"Muzan" la questione dell'eredità “Castellani” che vedeva in ballo
fra i due enti ben 32 mila metri quadrati di terreno nel territorio comunale.
Si tratta di beni appartenenti alle Opere pie riunite maladensi e che risalgono
all'eredità lasciata da Maria Teresa Castellani, scomparsa senza eredi diretti
il 6 maggio 1976. Un lascito, il suo, che era diventato addirittura un caso
nazionale dopo che il nostro giornale diede la notizia, nel 2016, che la sua
monumentale tomba, allo scadere dei 40 anni dal decesso dell'ultima erede della
famiglia, era diventata di proprietà della parrocchia e venduta ad un privato
con l'incasso destinato all'acquisto di un proiettore digitale per il cinema
Aurora, altrimenti destinato a chiudere.
In ballo ora c'erano soprattutto terreni. Nel 2012 fu affidato
al notaio Giuseppe Fietta l'incarico di dividere i beni fra Ipab e Comune. Si
parla, fra brolo, prato e persino bosco, di 32 mila e 470 metri quadrati
catastali. La delibera che il consiglio comunale adottò lo scorso anno stabilì che
al Comune spettano 18 mila metri quadrati e alla "Muzan" gli altri 14
mila.
L'atto ricognitivo divisionale si è concluso nei giorni
scorsi, con la presa d'atto dell'equa suddivisione in base al valore. Di fatto
al Comune resta il brolo che dalla villa ex Castellani scende sino alla fine di
via Porto, mentre alla casa di ricovero vanno i terreni davanti ai Pini.
Un'operazione, questa, seguita fino all'ultimo dalla compianta presidente
dell'Ipab, Paola Carraro, scomparsa qualche settimana fa. «Fino all'ultimo mi
chiedeva se c'erano notizie dal notaio -conferma la direttrice Annalisa
Bergozza. - Era una questione che le stava particolarmente a cuore. Un peccato
non abbia visto la fine della vicenda. Era una grande combattente che si
spendeva sino alla fine per le sue cause sociali».
Vicenda che si è chiusa ora, con un passaggio indolore
condiviso e privo di compensazioni economiche. I terreni sono agricoli e quindi
non edificabili. Carraro non nascose la volontà di costruire, su uno di questi,
una nuova casa di riposo. Aveva in mano uno studio di fattibilità da oltre 6
milioni di euro. Se ne riparlerà.
Autore: M.Sar per Il Giornale di Vicenza

- 03 feb 2020
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Prima di parlarti delle dieci regole d’oro che devi
assolutamente conoscere prima di acquistare casa, voglio che tu sia totalmente
e completamente focalizzato sul tuo acquisto più importante: la tua casa. Per
fare ciò, ho bisogno che tu mi segua attentamente nelle prossime righe e che
faccia esattamente quello che ti chiedo, senza chiederti perché.
Ora prova ad immaginare il momento esatto in cui avrai
tra le mani le chiavi della tua nuova casa. La casa dei tuoi sogni, quella che
hai acquistato con tanta fatica e tanti sacrifici, quella che volevi da una
vita.
Sei lì, che quasi scalci per la felicità, davanti alla
porta della casa dei tuoi sogni. Sei pronto al cambiamento di vita, magari stai
abbandonando finalmente la casa dei genitori, dove sei nato e cresciuto, oppure
la famiglia si è allargata e avevi bisogno di una nuova camera per i tuoi
figli. E’ tutto ad un centimetro da te.
La gioia è grande, sembri un bambino la mattina di
Natale. Ecco metti le chiavi nella serratura, giri, senti la porta che si apre,
la accompagni e….
… PUFF!!
Sparito tutto. Riapri improvvisamente gli occhi e sei
ancora davanti a quel portale di annunci dove hai passato intere domeniche e
notti insonni, immerso nei tuoi appunti, con il computer pieno zeppo di
fotografie di case che hai già scartato.
Perché sei così bloccato?
La colpa è di quella maledetta paura di sbagliare, la
conosco bene, il terrore di bruciare nell’acquisto sbagliato i risparmi di una
vita o di essere costretto a vivere in un posto che non ti piace, che non si
adatta alle esigenze della tua famiglia.
Magari, proprio per questa paura, hai anche deciso di
affidarti ad una agenzia immobiliare.
Un professionista al tuo fianco, esperto del
settore, che aiutandoti dovrebbe rendere tutto più sicuro e sereno. Purtroppo
questo non è sempre vero.
Se per comprare casa ti sei rivolto ad una agenzia
probabilmente lo hai fatto trovando un annuncio proprio su quel portale
immobiliare di cui parlavamo prima o sul sito internet dell’agenzia, quindi hai
chiamato per vedere l’appartamento e ti hanno fissato un appuntamento; qual è
il problema?
Abbiamo sempre fatto così per comprare le
case.
Il problema è che l’agenzia ti farà vedere l’appartamento
per cui hai fissato l’appuntamento, e molto probabilmente tutti gli appartamenti
simili a quello per cui ha ricevuto un incarico a vendere, senza fare
un’analisi approfondita di quelle che sono le tue reali esigenze, i tuoi
desideri, le tue possibilità economiche.
Questo è il modo migliore per creare ancora
più insicurezza, far ricadere di nuovo tutta la responsabilità della ricerca su
di te e – a conti fatti – allungare solo i tempi.
Ma
come si può rendere la ricerca di una casa veloce e sicura?
È importante fare chiarezza su alcuni punti fondamentali, per fare in modo che la tua ricerca sia breve e fruttuosa per trasformarti in breve tempo nel proprietario di casa felice ed innamorato della propria abitazione, che abbiamo incontrato nel tuo sogno.
1.Stabilisci prima le tue esigenze e i tuoi desideri
Le esigenze sono le cose che per te sono fondamentali e
di cui non puoi fare a meno, i desideri sono quei “di più”, rispetto alle cose
indispensabili, che ti piacerebbe avere nella tua nuova casa.
- La prima cosa da stabilire è: dove voglio
vivere?
Scegli la zona in cui ti piacerebbe vivere.
Prima di cominciare a cercare casa, fa in zona qualche
passeggiata, passaci con l’auto quando torni a casa dopo il lavoro oppure, se
non è nella tua stessa città, passa qualche settimana di ferie in un hotel in
zona.
Fai la spesa falla nei negozi del quartiere, parla con le
persone! Anche se questa cosa – apparentemente - ti fa perdere un po’ di tempo
è importante “vivere” il quartiere per capire se è veramente il posto che fa
per te.
Altro fattore molto importante da tenere in
considerazione è : in che tipo di casa voglio vivere?
Ti piace la vita in condominio, o vorresti vivere in una
villetta a schiera? In questo caso è più difficile fare una scelta preliminare
ma se fra i tuoi desideri c’è quello di avere un cane tipo un pastore tedesco
magari l’appartamento in condominio è poco adatto a soddisfarlo.
Di contro se una cosa fondamentale per te è quella di
essere vicino al posto di lavoro probabilmente dovrai adattare i tuoi desideri ad
un’esigenza più importante.
Prima di saltare in auto per andare in agenzia e vedere
decine di case fai un passo indietro e scrivi una lista di quelle che sono le
tue necessità e i tuoi desideri. Impostare i tuoi obiettivi e decidere in
anticipo cosa vuoi ti farà risparmiare un sacco di tempo durante il processo di
ricerca.
Se cerchi casa senza fare queste due
valutazioni rischi di perdere giornate intere a vedere
appartamenti per poi scoprire che la casa che ti piace è situata in un posto
che non è adatto a te oppure che la tipologia di casa che cerchi non è presente
nel quartiere dove vorresti vivere.
Considera che una casa è il posto dove trascorrerai,
almeno, i prossimi anni della tua vita,
dove vedrai crescere i tuoi figli e vivrai momenti indimenticabili.
Per questo, prima di farti vedere qualsiasi casa, diffida dalle agenzie che non fanno un’intervista molto accurata. Serve a stabilire le tue reali esigenze e il tuo budget, perché tutti questi fattori determinano le possibilità che hai di trovare una casa di cui ti innamorerai.
2. Chiarisci bene – prima di partire con la ricerca - il tuo budget e la tua possibilità di mutuo.
La seconda regola non può sottrarsi dall’aspetto
economico.
Senza soldi non è possibile comprare una casa. E’ una
verità con cui mi sono dovuto scontrare all’inizio della mia carriera.
I miei sciocchi errori di giovane agente immobiliare mi
hanno portato a vedere saltare trattative da decine di migliaia di Euro
per 5.000 Euro di differenza. Questo
spesso è accaduto perché la banca ha concesso un mutuo inferiore di
10.000/15.000 € rispetto a quelle che erano le “previsioni” dell’acquirente.
Per evitare quest’errore quindi è molto importante farsi
rilasciare dalla propria banca, o da un mediatore creditizio, una pre-delibera scritta
sull’importo di mutuo ottenibile in base alla propria capacità di reddito e poi
tenere un 10% di margine per eventuali imprevisti o cambiamento delle
condizioni.
Non basta concentrarsi su come ottenere il miglior tasso
di interesse.
Non costa nulla ottenere una pre-approvazione del mutuo
però avrai la possibilità di poter firmare subito una proposta di acquisto se
trovi la casa adatta a te.
E’ poi fondamentale tenere in considerazione
che la banca finanzia al massimo l’80% dell’importo che pagherai e
c’è da aggiungere, più o meno, un 10% di spese fra notaio, eventuale agenzia e
tasse.
E’ importante che questo denaro sia disponibile e non
vincolato, per poter versare una caparra al venditore e rendere più
interessante la tua proposta.
Prima di iniziare una ricerca chiedo alle persone di procurarsi un documento che attesti la propria capacità di acquisto, per evitare dispiaceri dopo aver trovato la propria casa ideale.
3. Come fare una buona ricerca
Se
stai cercando da solo la ricerca online è il modo migliore per iniziare.
È possibile impostare la ricerca in modo da ricevere un
avviso ogni volta che un nuovo annuncio viene inserito sul portale e
utilizzando i criteri di ricerca del punto 1 si può cominciare a fare una lista
delle proprietà interessanti.
Il compito più importante, però, rimane sempre quello del
controllo sul posto perché solo in questo modo potrai veramente apprezzare
quello che la casa ha da offrire veramente. Spesso scoprirai che la casa è
diversa da come ti era stata presentata, stanze che sembravano in foto suite di
un albergo spesso non hanno nemmeno lo spazio per il letto matrimoniale e due
comodi, cucine in stile MasterChef che in realtà sono poco più di uno
sgabuzzino con una cappa.
Per farti un’idea del mercato avrai bisogno di vedere
almeno 20 o 30 case, solo così sarai capace di capire se il prezzo richiesto
per quella che ti interessa è un affare, è in linea col mercato o è troppo
alto.
Per ogni proprietà che visiti portati dietro
un blocco per gli appunti e annota pregi e difetti,
quanti metri quadrati è la casa, lo stato di manutenzione, il prezzo richiesto.
Tenere nota di tutto e farlo in maniera semplice è molto importante in quanto è facile
dimenticare quello che hai guardato qualche giorno prima.
Per le case più interessanti fissa un nuovo appuntamento
in diverse ore della giornata in modo da capire com’è la luce durante il
giorno, ascoltare il rumore del traffico, verificare le possibilità di
parcheggio, se ci sono vicini rumorosi ecc.
Se vuoi evitare di dover fare tutto questo lavoro di ricerca, caricandoti di tutta la responsabilità, hai una sola possibilità: rivolgerti ad un agente immobiliare che ti trovi casa.
4. Selezione dell’immobile giusto.
Una volta che hai guardato un numero ragionevole di case
sarà necessario fare una selezione, anche in base al budget che hai a
disposizione.
Magari nella zona che ti interessa un appartamento con 3
camere e terrazzo costa 330.000 € e il tuo budget ti consente di spenderne
280.000; dovrai scegliere se cambiare zona, cercandone una più economica,
oppure acquistare una casa con due camere; potresti anche scegliere di
rinunciare al garage ed avere un posto auto nel cortile condominiale.
Ora è il momento di fare la scelta definitiva e togliere
dalla lista quelle case che non vanno bene per te.
L’ideale sarebbe rimanere con al massimo 2 o 3 soluzioni
sulle quali compiere un lavoro di rifinitura; ecco alcune caratteristiche che
possono aiutarti a valutare meglio la casa:
• Condizioni
di manutenzione
• Vicinanza
a negozi, scuole, mezzi di trasporto
• Età
della casa o del palazzo
• Quartiere
• Luminosità
• Spazi “morti” come corridoi o disimpegni
• Tipo
di costruzione (se è una casa in classe G o migliore)
• Potenziale
in caso di ristrutturazione
• Le
dimensioni delle camere
• Dimensione
palazzo
• Tipo
di riscaldamento (autonomo o centralizzato)
• Se
è un quartiere nuovo cerca di capire le potenzialità di crescita e le persone
che ci verranno a vivere.
Questo passo vi aiuterà a perfezionare la selezione e
avere un numero gestibile di case fra cui scegliere.
Questi sono tutti ragionamenti che vi troverete a fare da
soli, tra mille dubbi. Per questo scegliere l’agente immobiliare giusto
potrebbe portarvi a semplificare questa preselezione, magari facendola prima di
andare a vedere qualsiasi casa.
Senza avere competenze specifiche è difficile capire se si sta andando o no nella direzione corretta, scegli chi ti seguirà in base alla consulenza che ti farà oltre al semplice “ti porto a vedere le case”.
5. Quanto vale la casa e che valore avrà nel tempo: come far fruttare il tuo investimento.
Ora è il momento di valutare il valore della casa che hai
scelto.
Per farlo al meglio devi vedere il prezzo richiesto dai
proprietari della case attualmente in vendita, il prezzo delle vendite avvenute
di recente e confrontare questi dati con il prezzo richiesto per la casa.
Considera che una casa venduta un anno fa, se non
rapporti il prezzo al mercato attuale, non è un dato attendibile; l’ideale
sarebbe avere i dati al massimo a 6 mesi.
Questi sono i parametri di cui dovrebbe tener conto il
perito della banca quando valuterà la tua casa per la concessione del mutuo.
Il mercato immobiliare è in continua evoluzione e domanda
e offerta determinano il prezzo che le persone sono in disposte a pagare.
Un agente immobiliare aggiornato su tutte le ultime vendite del periodo può indicarti il probabile valore di mercato, e quindi il prezzo da offrire, per ogni casa della zona.
6. Come impostare la
trattativa per evitare fregature.
Fare da solo una trattativa immobiliare può essere un
momento molto stressante perché entra in gioco il fattore emotivo: hai trovato
la tua casa dopo mesi di ricerche e l’agente immobiliare che ha l’incarico ti
dice che ci sono altre persone interessate quindi è necessario alzare la tua
offerta; non sai se è uno stratagemma o se è realmente così (se la casa è
veramente interessante anche in momenti di mercato difficili la cosa è
possibile).
La trattativa è la parte più difficile e o si vince o si
perde.
Per vincere devi assolutamente capire il motivo per cui
il venditore ha messo in vendita la casa, è il punto di partenza più
importante.
E’ importante, come ti dicevo al punto 5, conoscere il
vero valore della proprietà nel mercato attuale.
È necessario avere le idee chiare per poter fare una
proposta che il proprietario non può rifiutare,
l’offerta deve essere presentata
per iscritto e il prezzo offerto e la tempistica di pagamento sono elementi
fondamentali: un prezzo troppo basso e non sarete presi sul serio, tempi di
pagamento troppo lunghi o incerti e non sarai preso in considerazione, prezzo
troppo alto e avrai pagato la casa più di quanto vale.
Il ruolo dell’agente immobiliare è quello di consigliarti sulla cifra da offrire, in modo che sia interessante per il proprietario ma sia anche un buon acquisto per te.
7. Perché una proposta d’acquisto deve essere seguita da un professionista.
Questa è la fase più delicata della trattativa è il
momento in cui si formalizzano gli accordi è necessario avere ben chiari quelli
che sono i vincoli e gli impegni che ti prendi quando firmi un documento di
questo tipo.
In questa fase è molto importante raccogliere tutte le
informazioni sulla casa come: situazione ipotecaria, situazione urbanistica e
catastale, stato del condominio e tutelarsi da eventuali imprevisti, verificare
eventuali condizioni contrattuali sfavorevoli o vincoli.
Suggerimento: Assicurati che sia un agente immobiliare a redigere una proposta di acquisto. E’ fondamentale perché ti tuteli in una trattativa. Tu acquirente sei la parte “debole” dato che sei la persona che, se qualcosa va male, ha investito dei soldi e rimane senza casa.
8. Quali verifiche fare prima di firmare il contratto.
L’ispezione della casa avviene dopo l’accettazione della
proposta di acquisto ma deve avvenire prima della consegna della caparra
o della firma del contratto preliminare (il compromesso). Se dall’ispezione
emergono problemi insolubili potrai decidere di rinunciare all’acquisto della
casa senza aver versato un solo Euro al proprietario oppure potrai rinegoziare
i tempi di consegna e soprattutto potrai definire i tempi di vendita della tua
o di disdetta del contratto se sei in affitto.
Alcune case hanno problemi a livello urbanistico (sono
stati fatti lavori abusivi) altre hanno ipoteche che superano il valore della
casa e quindi non è possibile estinguerle, altre hanno problemi di poco conto
ma che richiedono tempo per essere risolti.
Alcune case hanno problemi strutturali che solamente un
tecnico esperto è in grado di vedere, altre sono in perfetto ordine ma il
palazzo di cui fanno parte ha bisogno di lavori di manutenzione importanti che
ti costerebbero un mucchio di soldi; in questi casi potresti andare incontro a
spese impreviste che, nei casi peggiori, non ti consentirebbero di tenere la
casa.
L’ispezione fatta da un tecnico di tua fiducia potrebbe costarti qualche centinaio di Euro ma se consideri che l’acquisto della casa ne costa decine di migliaia penso sia meglio per te farla eseguire, se vuoi tutelare il tuo investimento.
9. Il contratto preliminare, il momento dove si rischia tutto. Come tutelarsi.
Il contratto preliminare è il momento in cui si
chiarificano gli accordi presi con la proposta di acquisto ed è il momento in
cui versi la caparra per comprare la casa.
E’ fondamentale che a questo punto siano state fatte
tutte le verifiche e ci siano le relazioni dei tecnici e dell’amministratore di
condominio oltre alla relazione ipotecaria.
Purtroppo questo è il momento in cui molte agenzie
immobiliari e chi acquista casa da solo fa i maggiori danni, infatti tante
persone firmano il contratto preliminare senza fare tutti i controlli e poi si
trovano problemi quando le verifiche vengono fatte dal perito della banca o al
momento della firma del contratto davanti al notaio.
Come ho detto sopra molti problemi si possono risolvere
ma pensa a questo, hai venduto la tua casa convinto di ricevere dopo pochi
giorni le chiavi di quella nuova e quando sei davanti al notaio ti viene detto:
mi dispiace ma abbiamo riscontrato questo problema e per risolverlo ci vogliono
due mesi.
Vuoi evitarlo vero? Cerca sempre un agente o un agenzia
che ha un team d’esperti ai quali chiedere aiuto prima di firmare qualsiasi
documento o versare caparre.
10.
Atto notarile
Se tutti i passi sono stati fatti nel modo giusto oggi
dovrai solamente firmare il contratto, pagare la casa, ricevere le chiavi dal
venditore.
Se con il venditore hai stabilito che la casa dovesse
essere lasciata in un certo modo, per esempio completamente svuotata dai vecchi
mobili, con alcuni mobili all’interno o con alcuni lavori di manutenzione fatti
da lui, il consiglio è quello di fare un ultimo sopralluogo il giorno prima
della firma del contratto per verificare che queste condizioni siano state
rispettate.
Fatti consegnare le ultime fatture relative a tutte le
utenze presenti nell’appartamento per provvedere a far intestare a tuo nome i
contratti o per avere i dati dell’utenza se devi riattivarla, ricordati anche
di comunicare al Comune la voltura a tuo nome delle imposte comunali relative
alla casa che hai acquistato.

- 28 gen 2020
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Giorno
dopo giorno, mi rendo sempre più conto di quanto il mercato immobiliare sia
terribilmente simile al gioco degli scacchi. Due squadre, due giocatori.
Sarebbe molto più equo se ogni partita finisse alla pari, se ognuno dei due
giocatori traesse vantaggio dalla compravendita, ma purtroppo non sempre è
così.
Ognuno
muove le proprie pedine, ognuno cerca di accaparrarsi il territorio, eliminare
gli avversari e sconfiggere il Re. Ognuno cerca di avere il pieno controllo del
gioco. Il Venditore, tuo avversario, cerca di mangiarti il cavallo, la regina e
tutto ciò che dovrebbe proteggerti. Lo fa raggirandoti, raccontandoti frottole,
cercando di vendere la casa ad un prezzo assai più alto del giusto, lo fa
spacciando la sua zona come la migliore in assoluto. E tu ingenuamente ti fidi,
lasciandoti mangiare tutte le pedine, un po’ alla volta.
Fino
a quando… Scacco Matto. Non hai più scampo, ormai il dado è tratto e tu hai
acquistato una casa che vale molto meno di quanto l’hai pagata. Oppure, per non
arrivare a tanto, puoi giocare slealmente ma legalmente, posizionando sul campo
una serie di Regine a proteggere il Re.
Ti
piacerebbe giocare una partita a scacchi in cui, al posto di tutte le pedine,
hai solo il Re e tante Regine, mentre il tuo avversario ha delle normalissime pedine
a difendere il Re? Bhè, ho una buona notizia per te. Con Centro Casa puoi.
Grazie a Centro Casa puoi giocare una partita, sfruttando il vantaggio sleale di avere al tuo fianco un giocatore che non perde mai: il consulente immobiliare. Il consulente immobiliare ti proteggerà e farà in modo che tu abbia la vittoria assicurata, facendoti acquistare la casa dei tuoi sogni, senza sorprese. Con l’aiuto del consulente immobiliare Centro Casa sarai tu a dire “Scacco Matto!” all’avversario. Per vincere la tua partita, visita www.centrocasaschio.it e richiedi una consulenza gratuita adesso. Per chi vuole una casa da amare, Staff Centro Casa.

- 21 gen 2020
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“Questo è il nuovo strumento che potrà risultare utile
per i Comuni per gestire il futuro urbanistico. Starà al sindaco avere la
capacità di sfruttarlo. Si, perché gli è data la possibilità di indicare dove
potenziare, quindi ricostruire il costruito, e dove no. E, soprattutto, questo
avverrà ripulendo i paesaggio. In una parola, aumentando il verde”. Francesco
Calzavara, presidente della commissione territorio in consiglio regionale,
guarda al lato pratico del passaggio che si è tenuto al Ferro Fini. Lì la
commissione ha dato parere positivo al regolamento attuativo della legge Veneto
2050, sui crediti da rinaturalizzazione. Ora il provvedimento torna in Giunta per la definitiva approvazione. Da quel
momento ai Comuni è dato un anno di tempo per organizzare tutto. Dal 2021 si
parte concretamente, primi in Italia.
ADDIO RUDERI
Il meccanismo è semplice. Si parte dal principio fondante
la legge Veneto 2050: non consumare nuovo suolo, ma riqualificare l'esistente.
La Regione ha trovato il modo di incentivarlo. Come? Con i crediti edilizi.
Funziona così. Io privato possiedo in campagna un rudere che non ha un valore,
anzi rappresenta un costo per la demolizione. Allora chiedo al Comune di
iscriverlo nell'elenco delle proprietà cosiddette "incongruenti". Il
Comune farà da cerificatore. Quindi, se darà il via libera, potrò demolire il
vecchio e rinaturalizzare, "permeabilizzare il terreno” dicono gli
esperti, vale a dire mettere a verde. A quel punto il Comune dovrà verificare
che ciò sia stato eseguito. E inserirà la volumetria del rudere che
"decolla", si dice, e finisce nel Registro dei crediti edilizi. li
possono essere venduti e acquistati liberamente. Per esempio possono essere acquistati
per "atterrare” per ampliare una ristrutturazione in zone che, appunto,
vengono identificate dal Comune che ha interesse a migliorare una zona
piuttosto che un'altra. Quindi abbatto i 500 metri cubi vecchi e brutti in
periferia e ne costruisco di meno, 325, ma in pieno centro, per esempio.
CRITERI
Definito il
meccanismo in legge, serve il regolamento concreto, con tanto di algoritmo. «Il
nodo era dare un valore alle cubature "in atterraggio” -. spiega Calzavara
-. Esempio: si abbatte un'opera incongruente, per esempio, nella campagna di
Jesolo. Ma quei metri cubi che, per principio stabilito dalla legge, non
potranno essere maggiori ma solo uguali o minori, dove atterrano avranno valori
diversi a seconda che servano per ampliare un appartamento in via Bafile o in
centro. Ecco perché la palla passa ai Comuni che hanno uno strumento in più per
valorizzare incentivando determinate aree dove usare i crediti, piuttosto che
altre».
I COMMENTI
Stefano Fracasso,
capogruppo del Pd, è scettico: «I crediti sono uno strumento utile, ma che rischia
di restare sulla carta. Mi spiego: riconosciamo la bontà tecnica, ma nelle
attuali condizioni che efficacia avranno? Ad oggi si può, per esempio, ampliare
un capannone utilizzando lo Sportello unico, senza che sia contemplato il loro
utilizzo. Non solo. Abbiamo chiesto che almeno vengano esclusi dai crediti i
siti soggetti alla bonifica per inquinamento: non vorremmo che dopo aver
inquinato i proprietari si vedessero riconosciuto pure un valore”. Bocciatura
netta per Piero Ruzzante, Leu: “Ho votato contro perché il nodo sta nella
cornice normativa. Veneto 2050 è la legge presentata da Zaia che doveva
azzerare il consumo di suolo. Peccato il Veneto sia già la prima regione per
consumo di suolo anche negli ultimi due anni. insomma, ormai abbiamo consumato
troppo. Il Veneto è anche la regione con la più alta presenza di grande distribuzione
commerciale. Piuttosto, si dovrebbe dare nuova vita alle tante abitazioni
sfitte”.
Autore: Cristina Giacomuzzo per Il Giornale di Vicenza

- 11 gen 2020
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Anno nuovo, viabilità nuova. A settembre la Superstrada
Pedemontana Veneta sarà terminata. O almeno lo sarà il tratto che riguarda il
territorio di Montecchio Maggiore. Il 2020 porta una decisa e importante svolta
per quanto riguarda l'infrastruttura viaria le cui opere verranno concluse, in
diverse fasi, nell'arco di tempo compreso tra il mese di marzo e quello di
settembre. Ad annunciarlo è stato l'assessore alla viabilità, Carlo Colalto,
nel corso dell'ultimo consiglio comunale, in risposta a un’ interrogazione che
è stata presentata dalle minoranze.
GLI INTERVENTI.
«I lavori della Spv sono iniziati da molti anni - ha
detto Maurizio Scalabrin del “Gruppo Misto" - e, nonostante le stime per il
termine dei lavori, le tempistiche sono state sempre allungate senza contare
anche la fine della costruzione del casello che è stata quantificata prima in
quattro anni poi in due anni». Il consigliere ha pure evidenziato la problematica
della viabilità ad Alte Ceccato, già precaria, chiedendo quindi di conoscere il
programma per la chiusura dei cantieri. «E anche quali siano le intenzioni
dell'Amministrazione comunale per evitare che per un periodo, ancora incerto,
si possa pensare di aprire al traffico la Pedemontana senza avere l'innesto
diretto all'autostrada A4» con il nuovo casello.
LE SCADENZE.
Colalto ha, a sua volta, ha risposto che le rampe delle
complanari saranno completate fra tre mesi. «Quelle in direzione nord sia sul
rondò Molinetto che su viale del Lavoro verranno terminate a marzo - ha
spiegato - così come anche la rotonda sulla strada regionale 11. Fino
all'ultimazione dei lavori è stato predisposto, e attuato, un piano di segnalamento
per l'entrata dei mezzi pesanti in zona industriale-artigianale». Secondo le
tempistiche indicate dall'assessore, la conclusione dell'opera a Montecchio è
programmata per settembre. Quindi dopo l'estate.
LE TEMPISTICHE.
«La stessa tempistica è stata stimata anche per i lavori
nella tratta Castelgomberto-Montecchio - ha aggiunto - mentre per tutta la Spv,
legata in particolare al tunnel di Malo, se la galleria venisse completamente
sbloccata ad oggi si potrebbe calcolare che sarebbe conclusa nell'estate 2022».
Autore: Antonella Fadda per Il Giornale di Vicenza

- 08 gen 2020
- DICONO DI NOI
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Ho avuto modo di conoscere l’agenzia Centro Casa perché qualche anno fa gli
ho affidato la gestione per l’affitto di un appartamento di mia proprietà.
Successivamente mi sono affidata a loro anche per la vendita dello stesso
immobile, avendo trovato sempre massima disponibilità e professionalità. Non
nascondo che negli anni ci sono stati degli inquilini che non si sono
comportati benissimo, ma va detto pure che Centro Casa non mi ha mai lasciata
da sola nel gestirli e alla fine dei conti, i problemi (o pseudo problemi) sono
sempre stati risolti nel migliore dei modi. Confrontandomi con miei conoscenti
con una situazione simile alla mia, ho capito che non era così scontato avere
un appoggio da parte dell’agenzia nel momento del bisogno… anzi!!
Quindi mi ritengo fortunata nell’aver trovato delle persone fidate come
loro e nel mio caso nell’Agente Immobiliare Marco D. che mi ha seguito sia
nell’affitto che nella vendita, sicuramente non perderò occasione nel
consigliare questa agenzia a chi ne avrà bisogno che siano amici, conoscenti o
parenti.
- Galiotto Sandra

- 19 dic 2019
- NEWS
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Come ottenerlo e come cedere il credito d'imposta
all'azienda che effettua i lavori
Vuoi ristrutturare
casa ma non hai la liquidità necessaria? Ecco come chiedere un mutuo per
ristrutturazione, come funziona e quali sono gli ultimi chiarimenti
dell’Agenzia delle Entrate.
Mutuo ristrutturazione: quali documenti servono
Un mutuo ristrutturazione può avere
diverse finalità, per cui, alla normale documentazione finalizzata
all’erogazione del finanziamento, vanno aggiunti diversi documenti a seconda
che si tratti di:
·
Manutenzione ordinaria di
edifici esistenti (ad esempio per riparare parti limitate dell’immobile): in
questo caso occorre presentare in banca il preventivo di spesa fornito
dall’impresa coinvolta.
·
Manutenzione straordinaria: per
gli interventi sulla struttura dell’edificio serve presentare sia il preventivo
che il progetto, nonché la DIA.
·
Ristrutturazione con grandi opere: per
interventi che modificano la pianta dell’edificio (ampliamenti ecc) serve una
concessione edilizia con versamento di un contributo. Entrambe le
documentazioni vanno aggiunte alla richiesta di mutuo in banca.
Mutuo ristrutturazione: come funziona
Il mutuo ristrutturazione può
finanziare fino all’80% del valore di mercato dell’immobile post-intervento e
potrà essere erogato sia in un’unica soluzione (per interventi di minore
entità) che a tranche a seconda dello stato di avanzamento lavori accertato da
un tecnico. Ciò per evitare problemi di destinazione d’uso dei fondi o di
solvibilità del mutuatario. Le tempistiche di questi mutui arrivano ad un
massimo di 18 mesi entro i quali occorre aver terminato i lavori.
Detrazioni fiscali 2019-2020 per i mutui
ristrutturazione
Le detrazioni fiscali relative ai
mutui ristrutturazione si riconducono ai bonus casa confermati anche per il
prossimo anno: bonus mobili, eco bonus, sisma bonus.
Cessione del credito all’impresa per i mutui
ristrutturazione 2020
È però anche possibile esercitare
un’opzione e, al posto delle tradizionali detrazioni spalmate su più
anni, avere un contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo cedendo
il credito d’imposta a chi esegue i lavori.
In questo
caso sarà l’impresa a comunicare il tutto all’Agenzia delle Entrate per
avere il contributo in compensazione spalmato su cinque anni. I codici tributo
sono stati resi disponibili dall’AdE con due risoluzioni datate 20
novembre.
Come fare
per attivare la procedura? Entro il 28 febbraio l’impresa deve comunicare
l’accordo preso con il cliente. Nella comunicazione, attraverso l’apposito
modulo sul sito dell’AdE che va inviato per via telematica o
consegnato presso gli uffici, vanno inclusi:
·
la denominazione e il codice fiscale del soggetto
avente diritto alla detrazione;
·
la tipologia di intervento effettuato;
·
l’importo complessivo della spesa sostenuta;
·
l’anno di sostenimento della spesa;
·
l’importo complessivo del contributo richiesto (pari
alla detrazione spettante);
·
i dati catastali dell’immobile oggetto
dell’intervento;
·
la denominazione e il codice fiscale del fornitore che
applica lo sconto;
·
la data in cui è stata esercitata l’opzione;
· l’assenso del fornitore all’esercizio dell’opzione e la conferma del riconoscimento del contributo, sotto forma di sconto di pari importo sul corrispettivo dovuto per l’intervento effettuato.
Autore: Idealista.it - https://www.idealista.it/news/finanza/mutui/2019/12/03/137598-mutuo-per-lavori-di-ristrutturazione-come-funziona
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