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- 11 gen 2021
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Se vivi nelle zone di Malo, Schio, Thiene, Marano, Isola Vicentina
e stai cercando un lavoro interessante e
dinamico, che ti faccia crescere professionalmente e che ti dia l’opportunità di guadagnare bene entro
breve tempo, questo è probabilmente l’annuncio più importante che leggerai
oggi…
Ecco perché:
·
Una
professione piacevole e interessante; che ti metta in relazione con il
pubblico, che faccia crescere le tue capacità professionali e la tua abilità
nel rapportarti con gli altri.
·
Potenzialità
di guadagno elevate, con l’opportunità – se sei in gamba – di
poter intraprendere una carriera veloce
e “bruciare le tappe”.
·
Il piacere
di lavorare in una squadra affiatata, in un gruppo in cui il marchio è
conosciuto ed apprezzato in tutto l’alto vicentino.
Ti
riconosci in queste 3 esigenze?
Se la
risposta è si, lavorare per il gruppo
CENTROCASA potrebbe fare il caso tuo. I motivi sono questi:
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Con noi hai l’opportunità di svolgere un lavoro dinamico e interessante;
aiutando le persone a fare l’acquisto più importante della loro vita,
offrendogli supporto dall’inizio fino alla fine con la massima serietà e professionalità.
· Con noi puoi assicurarti un interessante compenso variabile, che può farti raggiungere guadagni inusuali per un giovane.
Ad
esempio in CENTROCASA non è raro che un giovane possa arrivare a guadagnare più
di 3000€ mensili lordi, raggiunti e superati grazie alla componente variabile
del proprio compenso.
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Il lavoro in CENTROCASA è spesso il primo
passo di uno stimolante percorso di carriera che potrebbe portarti ad entrare
in società con l’apertura di nuove sedi.
Con la possibilità di moltiplicare i tuoi guadagni e crearti la tua completa
autonomia.
Forse ti è già capitato altre volte di imbatterti in offerte di
lavoro che a prima vista possono sembrare simili a questa. In realtà ci sono
delle grosse differenze. Infatti, affinché l’offerta di lavoro sia valida…
...deve
avere 3 requisiti:
1. Ti si deve
offrire una valida formazione, sia
pratica che teorica.
2. E’ importante
che l’ufficio sia conosciuto nella zona
in modo da darti la sicurezza di un marchio noto e di una metodologia di lavoro
collaudata.
3. Ti si deve
offrire un percorso di carriera completo,
che preveda sia la formazione iniziale, ma anche il supporto, in futuro, nel
caso tu voglia aprire un ufficio tutto tuo. Con l’opportunità di bruciare le
tappe.
Per questo motivo…
CENTROCASA viene scelta da tante persone…
..che desiderano lavorare con soddisfazione nel campo immobiliare!
CENTROCASA è una delle poche realtà in espansione nel settore
immobiliare.
E’ una solida realtà nata nel 2015 per cui a differenza delle agenzie
piu’ vecchie che sono state prese alla sprovvista dalla crisi, CENTROCASA ha sviluppato da subito delle strategie
adatte a questo momento storico. Per questo è in grado di far prosperare i
suoi collaboratori anche “ in mezzo alla tempesta”.
CENTROCASA in questo momento cerca 2 collaboratori per l’ ufficio
di Malo.
Se stai cercando un lavoro questa potrebbe essere….
…un opportunità da non perdere!
Ecco cosa ti offriamo:
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Una
formazione completa e assicurata; degli aspetti commerciali e
relazionali, a tutto quello che devi sapere sulla vendita diretta.
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Un
interessante compenso variabile che non mette limiti ai tuoi
guadagni.
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L’opportunità
di crescere velocemente. In modo che in futuro anche tu potrei aprire
un tuo ufficio.
Ecco quello che imparerai…
Se desideri un lavoro che ti permetta di imparare idee e tecniche
pratiche utili sia in qualsiasi ambito lavorativo che nella vita di tutti i
giorni, allora la vendita diretta fa al caso tuo.
·
Imparerai
a vendere una “o la” soluzione più ambita di tutti : LA CASA.
Scoprirai sia gli aspetti emotivi che quelli
logici che spingono una persona all’acquisto.
·
Imparerai
come generare richieste da parte dei potenziali clienti. Questa è
una delle competenze chiave per qualsiasi business, non solo nella vendita
diretta. Ad esempio imparerai come si crea una pubblicità che funziona davvero;
e scoprirai anche come gestire le telefonate in arrivo per essere subito di
aiuto al cliente e creare fin dall’inizio una reazione positiva.
·
Imparerai
l’arte della negoziazione. Scoprirai come presentare un prodotto per
valorizzare gli aspetti positivi e rendere il prezzo un aspetto secondario.
Scoprirai anche come gestire e mediare le obiezioni tra chi vende e chi compra.
·
Imparerai
come si lavora in un piccolo team, in modo che tutti siano motivati a dare il
meglio. Scoprirai come si organizza in modo efficace il proprio lavoro,
come ci si coordina con gli altri, come si mantiene un clima positivo anche nei
periodi di maggiore stress.
·
Imparerai
l’approccio consulenziale alla vendita, in modo da non essere visto come un
semplice venditore, ma come un esperto al quale il cliente si affida con
fiducia. A questo proposito scoprirai sia quali competenze tecniche sviluppate,
ma anche come comunicare e come dare un immagine di te che dia sicurezza e sia
apprezzata dal cliente.
·
Imparerai
a relazionarti con persone di ogni tipo: scoprirai quali sono gli elementi
psicologici che motivano queste persone all’acquisto e come comunicare con loro
con efficacia, per renderli clienti soddisfatti e generare passaparola.
Per questo ed altri motivi l’Agente Immobiliare, quando svolta in un network serio come CENTROCASA, che ti fornisce una formazione completa, diventa un momento importante per sviluppare esperienze che ti saranno utili sia nel lavoro che nella vita di ogni giorno.
Tuttavia, questo lavoro non è per tutti! Infatti,
le persone che hanno maggior successo e soddisfazione nella vendita diretta
sono caratterizzate da:
1.
Motivazione
2.
Capacità di relazionarsi con le persone
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Affidabilità
Se pensi di avere queste 3 caratteristiche…
…ci piacerebbe parlare con te!
Inviaci il tuo curriculum vitae ad info@centrocasaschio.it, nel caso in cui il tuo profilo corrisponda ai requisiti richiesti, sarà nostra premura contattarti via e-mail o telefono per affrontare un primo colloquio con il responsabile del personale.
Insieme capiremo se questa sia veramente l’occasione giusta per
te, e in base alle tue caratteristiche e ambizioni specifiche, scoprirai quali
particolari benefici potrai conseguire intraprendendo la carriera dell’Agente
Immobiliare con CENTROCASA.

- 04 dic 2020
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Le penne nere di Malo vogliono portare in paese il raduno
triveneto del 2025. Per farlo dovranno avere il via libera dei livelli
superiori dell'Associazione nazionale alpini, ma intanto hanno incassato il
plauso e l'impegno a sostenere la manifestazione da parte del Consiglio
comunale.
Quando si dice raduno triveneto si parla di una
manifestazione che per organizzazione e partecipazione è seconda solo
all'adunata nazionale, in quanto porta nei vari centri del Veneto, del
Friuli-Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige che la organizzano di anno in
anno, non meno di 20/30 mila alpini.
Uno sforzo ciclopico anche per il pur solido gruppo
alpini di Malo, il più numeroso a livello nazionale, ma che avendo alle spalle
la sezione Ana "Montre Pasubio" di Vicenza e ora anche il sostegno
dell'Amministrazione comunale, le penne nere maladensi si sentono in grado di
sostenere.
L'organizzazione di un raduno di tale portata è qualcosa
di veramente impegnativo, e il gruppo Ana di Malo lo sa bene, avendo la
"triveneta", come la chiamano gli alpini, fatto tappa nel 2013 a
Schio e nel 2017 a Chiampo; sarebbe dovuta tornare quest'anno ad Asiago, ma
l'emergenza sanitaria l'ha fatta slittare, si spera, al 2021. Di conseguenza
anche i tempi per organizzarla sono necessariamente lunghi, anche perchè agli
alpini le cose piace farle bene e con calma. Ma non è solo questo il motivo per
il quale Malo si è mossa con ben cinque anni di anticipo: nel 2025, infatti,
ricorrerà il centenario di fondazione del gruppo Ana del paese, e l'intenzione
è quindi quella di sottolineare tale importante anniversario organizzando
l'importante appuntamento.
«Il gruppo alpini di Malo è soddisfatto dell'unanime
appoggio espresso dal Consiglio comunale alla proposta del raduno triveneto -
commenta il capogruppo Gianni Stevan -. Questo è però solo il primo passo di un
lungo impegno: ora ad esprimersi dovrà essere la sezione Ana di Vicenza, quindi
la richiesta arriverà a livello del 3° raggruppamento dell'Ana, ovvero il
Triveneto. Per noi il 2025 è una data importante soprattutto perchè sarà l'anno
del centenario, ma anche il 25° anniversario di inaugurazione della nostra
sede: fu proprio in quell'occasione, nel
2000, che a Malo si svolse l'ultima importante manifestazione alpina con
l'adunata sezionale».
Per ora, in attesa dei successivi passi, le penne nere
maladensi incassano il sì convinto ed entusiastico del Consiglio comunale e
iniziano a scaldare i motori, perchè a quell'evento ci credono.
Autore: Paolo Rolli per Il Giornale di Vicenza

- 17 nov 2020
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Elisa Gonzo è la nuova presidente dell’ipab “Muzan” di
Malo. A nominarla sono stati gli altri neoeletti componenti del cda: Rosalia
Carbonara, Gaetano Dalla Cà, Elisabetta Munari e Christian Sola, che ricoprirà
la carica di vicepresidente. Un mandato che inizia già con novità sostanziali: “Sono
partiti i lavori che porteranno 18 nuovi posti letto per anziani non
autosufficienti nella struttura – sottolinea la neopresidente Gonzo -. In base
alle previsioni, potrebbero essere pronti per febbraio e andranno a costituire
un nuovo nucleo di degenza che sarà realizzato nella zona dell’ex medicina
integrata. I posti letto sono fondamentali per permettere una buona qualità di
soggiorno e per garantire la totale sicurezza dell’ospite”.
La pandemia è la prima sfida da affrontare: “Il momento è
di continua emergenza, la gestione in questo momento è incentrata sull’intensificarsi
dei protocolli e sulla massima allerta – continua Gonzo -. Siamo ancora alla
ricerca di tre infermieri, la penuria di personale è un dato che le strutture
sanitarie riscontrano a tutti i livelli. In questa situazione, poi, le
procedure anti Covid e i protocolli appesantiscono ancora di più l’attività
giornaliera degli operatori, per cui si profila necessario l’approvvigionamento
di nuovo personale”.
A tal proposito, l’ipab ha già bandito un concorso per l’assunzione
a tempo indeterminato di tre infermieri, due a tempo pieno e uno a tempo parziale:
il termine per la presentazione delle domande è fissato al 24 novembre. Un
altro fronte sul quale il nuovo cda sarà impegnato è quello economico. “Puntiamo
ad una gestione oculata delle risorse – continua Gonzo -. Intendiamo promuovere
sinergie con i privati, ad esempio con raccolte fondi, poiché il momento è di
forte incertezza e l’impiego delle risorse è notevole”.
L’ente sta proseguendo poi il lavoro con l’Ulss per l’attivazione
dei previsti 15 posti di ospedale di comunità. Elisa Gonzo ha manifestato anche
l’intenzione di portare avanti il concetto di promozione sociale caro all’ex
presidente Paola Carraro, rivolgendosi ai giovani affinché scoprano il valore
della vicinanza e della solidarietà intergenerazionale. Un lavoro che procederà
in sinergia con il Comune. “Il nuovo cda è costituito da sensibilità e profili
diversi tra loro – ha commentato il sindaco Moreno Marsetti -. Sono certo che
ognuno offrirà il suo personale contributo nel migliore dei modi, per il bene
dell’ente e della comunità. Auguro alla presidente Gonzo un buon lavoro, da noi
avrà piena disponibilità al dialogo e alla collaborazione”.
-
Autore: Matteo Carollo per Il Giornale di
Vicenza

- 20 ott 2020
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Sono mesi decisivi per la chiusura dei lavori nel tratto
bassanese della Superstrada Pedemontana Veneta. I mezzi d'opera sono in azione
su più punti e la nuova strada sta già assumendo la sua forma definitiva, come
dimostra l'asfaltatura posata nel tratto tra Nove e il casello di Bassano
Ovest, anche questo già completato.
Restano però da risolvere ancora dei nodi nevralgici,
soprattutto tra Rosà e Cassola, dove la viabilità sta subendo pesanti disagi. E
non è finita. Basti pensare che, a ogni nuova apertura di tratti di strada,
seguono interruzioni che ovviamente portano a nuove ripercussioni sul traffico.
È il caso, ad esempio, di quanto sta accadendo a Cassola. Proprio in questi
giorni è stata riaperta via Monsignor Caron e sempre nelle stesse ore è stata
inserito un punto d'interruzione in via Rosà, per procedere con la costruzione
di un nuovo ponte.
Il sindaco di Rosà Paolo Bordignon e il collega di
Cassola sono in contatto per prevedere un soluzione che permetta perlomeno di
tutelare la mobilità dolce, ad esempio con la realizzazione di una pista
ciclabile. Pedoni e ciclisti sono al centro anche dei pensieri
dell'Amministrazione bassanese, che sta attendendo l'apertura dei tavoli
tecnici per discutere di come risolvere il problema degli attraversamenti
nord-sud.
«Bisogna garantire il passaggio ciclopedonale attraverso
la superstrada almeno in un punto tra Marchesane, viale De Gasperi e via
Rambolina -afferma l'assessore ai lavori pubblici, Andrea Zonta - Per quanto
riguarda il casello di Bassano Ovest, oramai è pronto, e nel giro di un mese
dovrebbe aprire». È di questi mesi, inoltre, la riapertura a Cassola di via
Andolfatto, con un sovrappasso nuovo di zecca al confine tra Romano e Mussolente.
Sempre a Cassola restano ancora i dubbi circa la realizzazione di una delle
principali opere compensative richieste alla Regione Veneto, e cioè il sottopasso
ferroviario di via Kennedy. «È un'opera
strategica per il traffico della zona - riferisce il sindaco Maroso -
Chiederemo a breve informazioni all'assessore regionale ai trasporti Elisa De
Berti».
Nel vicino tratto di Mussolente, proprio in queste
settimane è stata terminata la nuova rotatoria all'incrocio tra il Comune
misquilese, quello di Cassola e Loda. La rotatoria insiste sulla strada 81
"Cendrole" e andrà a servire proprio il casello
"Mussolente-Loria", che è già stato costruito. Una volta aperto il
casello, questa nuova rotatoria sarà quindi uno snodo fondamentale.
Autore: Enrico Saretta per Il Giornale di Vicenza

- 20 ott 2020
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Una task force tutta vicentina per tradurre in fatti il
superbonus 110% e la trasformazione edilizia del territorio che causerà, senza
lasciare che l'affare vada in mano acolossi foresti. Una task force che ha già
due protagonisti di peso: Confartigianato Vicenza e Aim. E’ questa la strada
tracciata dal convegno "FuoriCitemos” organizzato in basilica Palladiana
da Confartigianato su Superbonus 110%: una opportunità per la riqualificazione,
del patrimonio edilizio".
E una novità legislativa che ha attirato l'attenzione di tutti,
quella del superbonus che permette di pagarsi "a spese dello Stato"
cappotto termico dell'edificio, interventi anti-sismici e poi altri come infissi
nuovi, pannelli fotovoltaici o colonnine di ricarica per auto elettriche (e si
possono aggiungere altri bonus come restauro facciate, ecobonus). Ma adesso si
passa davvero ai fatti, solo che la strada per giungere al guadagno è lastricata
di contratti, verifiche e di 36 documenti da garantire.
L'EUROPA SPINGE
Ci pensa Francesca Hugony, del Dipartimento Unità per l'efficienza energetica
dell'Enea, a spiegare come ci sia un traino storico di provvedimenti dell'Unione
europea (l'ultimo è il Green Deal) che spinge per ridurre l'inquinamento che ormai
è generato in buona parte proprio dagli edifici, specie i meno recenti, per
emissioni e consumi energetici. L'obiettivo è ambizioso: al 2050 si dovrà
arrivare a "emissioni zero".
Bisogna puntare alle “ristrutturazioni importanti"
degli edifici, e l'Enea è a disposizione anche con il suo sito per aiutare il
territorio e i singoli operatori nella grande marcia verso il miglioramento della
classe energetica degli edifici. Ed Erika Faggion, responsabile dell'area
Gestione d’impresa di Confartigianato, spiega che il "committente"
(dal padrone di casa all'assemblea di condominio) può scegliere sì l'utilizzo
diretto della detrazione fiscale, ma deve essere uno che paga ogni anno così
tante tasse da poter detrarre da quelle la cifra che gli spetta per i lavori
fatti. E lo stesso accade all'impresa a cui invece magari il committente chiede
di poter usufruire del superbonus con lo sconto nella fattura per le opere.
L'opportunità allora può essere quella della terza via: cedere il credito di
quel 110% a un soggetto finanziario che sappia sfruttarlo e garantire al
committente i lavori, e all'azienda che li esegue il suo corrispettivo.
Ma attenzione: in tutti questi casi l'iter anche
burocratico è molto complicato, se si vuole giungere al traguardo senza aver
commesso errori.
L'ALLEANZA.
La vicentina Aim è pronta a scendere in campo, come conferma Fausto Costenaro
amministratore unico di Aim Energy: «Aim ha deciso di aiutare il proprio
territorio diventando partner finanziario di Confartigianato e proponendosi alla
stregua di una banca: offriamo 10 milioni di euro l’anno per acquistare i
crediti di imposta che le imprese faranno ai loro clienti committenti. Il
nostro supporto sarà di natura finanziaria». E allora Francesco Giacomin,
neo-direttore di Confartigianato Vicenza, di fronte al presidente Agostino
Bonomo e al vice Gianluca Cavion spiega che Confartigianato Vicenza è in campo.
Unica assieme a quella di Oderzo (Tv), non si limiterà a offrire consulenze
specifiche alle aziende (check delle domande, aspetti finanziari, supporto di
professionisti, pre-analisi di conformità, cessione credito anche con l’aiuto
di Artigianfidi Nord Est).
No, Confartigianato è pronta a creare una sua società
strumentale, con struttura e una quarantina di persone, per fare da “general
contractor” di fronte a una sua impresa che, assieme al committente, si
presenta per chiedere aiuto ad attivare il superbonus: «Saremo partner delle
imprese, assumendoci il compito di appaltare i lavori e gestire l’intero iter,
dal check iniziale fino alla cessione del credito, alla copertura assicurativa,
al supporto per stendere i contratti e alla comunicazione finale all’Agenzia
delle entrate. E’ un’assunzione di responsabilità perché tutto questo esige
competenze professionali con dimensione e impegno mai visto fino a oggi: noi
diventiamo general contractor e offriamo una soluzione “chiavi in mano”, per i
lavori principali e anche quelli “trainati”, all’impresa e al suo committente».
ATER: SI’ AI LAVORI
E le case di proprietà pubblica? Valentino Scomazzon, presidente Ater, assicura
che le aziende pubbliche che gestiscono il patrimonio pubblico sono decise a
sfruttare l’occasione del superbonus per mettere mano al patrimonio, sia nei
condomini di proprietà totale (due casi sono già decollati ma ce ne sono più di
200 da attivare) sia in quelli “misti” dove Ater è però un condomino di peso.
Autore: Piero Erle per Il Giornale di Vicenza

- 12 ago 2020
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“Prezzi da Covid per le case? Non è così. Durante il lockdown
con le agenzie chiuse si è registrato un inevitabile calo delle compravendite, ma
nel periodo successivo le richieste di abitazioni con terrazzo o giardino sono cresciute
almeno del 15%; vedremo se si trasformeranno in un aumento delle transazioni,
ora è troppo presto per dirlo, di sicuro il mercato sta molto meglio rispetto
alle previsioni”. Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip -
Federazione Italiana Agenti Immobiliari professionali - ha portato una nota di
ottimismo tra gli operatori del settore all'incontro regionale ospitato al Golf
Hotel di Vicenza per un focus sul mercato immobiliare e del credito post Covid-19.
Le compravendite in post lockdown a giugno sono state di
più che nello stesso mese del 2019, mentre a luglio sono rimaste stabili, lo ha
ricordato Roberto Agostini, vicepresidente del Notariato delle Tre Venezie parlando
di un cambiamento che ha portato anche a riconsiderare il valore dell’investimento
nel 'mattone'.
COMPRATORI PIÙ ATTENDISTI.
La paura nel settore era che una volta riaperte le agenzie il mercato si
congelasse “Invece - ha detto Renato Guglielmi, presidente di Fiaip Vicenza che
ha organizzato l'evento - le agenzie hanno registrato un discreto movimento, a
tratti anche vivace e con richieste superiori alle offerte soprattutto per immobili
con spazi esterni esclusivi. Tuttavia, non possiamo dire che vada tutto bene: i
compratori sono più riflessivi e le banche, data l'incertezza, spesso non
erogano finanziamenti”.
Le richieste di mutui immobiliari in Italia a giugno sono
state il 13,3% in più rispetto allo stesso mese del 2019; Auxilia, partner
finanziario di Fiaip, da gennaio ad oggi ha aiutato 2.740 famiglie a sottoscrivere
un mutuo mentre altre 2.500 sono in valutazione. “Il mediatore creditizio - ha
detto il direttore generale di Auxilia Roberto Bassani - è il migliore
interlocutore per il cliente che acquista casa e con 15 convenzioni attive
Auxilia è in grado di garantire a ciascuno il prodotto migliore».
COMMERCIO, SITUAZIONE PREOCCUPANTE. MA C’È IL MODELLO
BASSANO
“È comunque un periodo in cui si registra una riduzione del risparmio - ha
detto Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia che rappresenta
i proprietari di immobili - inoltre non si sa quante imprese chiuderanno e se
caleranno i redditi c'è il rischio che calino anche i prezzi delle case.
Servono strategie sia in difesa che in attacco per sostenere il settore, in
primis evitare ulteriori aumenti di una tassazione già alta e ridurre l'Imu, e
non solo per le prime case”. Ma c'è un settore in cui lo stesso Spaziani Testa
ha parlato di situazione "devastante", quella degli immobili commerciali
“Ed è una crisi che non può non avere riflessi sul mercato abitativo: i quartieri
dove i negozi chiudono diventano poco vivibili e i prezzi delle case sono
destinati a calare in modo vistoso”.
Intanto però, il Comune di Bassano ha siglato con le
organizzazioni di riferimento (tra cui Fiap e Confedilizia) un protocollo di
intesa che - come ha detto il vicesindaco Roberto Marin -potrebbe diventare un
modello per altri Comuni e che prevede agevolazioni Imu ai proprietari che
ridurranno gli affitti dei negozi in difficoltà per la pandemia.
SUPERBONUS, PURCHÉ SIANO INTERVENTI DI VERO RECUPERO.
Tra le misure per rilanciare il settore c'è però so-rattutto il Superbonus
salutato da tutti come una grande opportunità. “Innanzitutto però - ha
sottolineato Pierpaolo Dalla Verde, consigliere di Ance-Confindustria Vicenza -
dovrà essere prolungato oltre il 2021 per permettere a più condomini possibile
di usufruirne, e poi è necessario focalizzare di più l'attenzione sulla
riqualificazione antisismica, non solo su quella energetica, e procedere con
interventi profondi; diversamente significherebbe investire denaro pubblico senza
raggiungere l'obiettivo di recuperare davvero il nostro patrimonio immobiliare
degradato, vanificando una grande occasione”.
Autore: Cinzia Zuccon per Il Giornale di Vicenza

- 22 lug 2020
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Una "finanziaria" da un milione di euro per rilanciare l'economia post-Covid. E stato firmato ieri tra i vertici dell'amministrazione comunale e le associazioni di categoria un accordo che per i prossimi mesi si tradurrà in sgravi fiscali edecurtazioni sugli affitti per commercianti, artigiani e professionisti. A sottoscriverlo, insieme al governo cittadino, Confcommercio, Confesercenti e Confedilizia insieme allaFiaip (agenti immobiliari), Uppi (piccoli proprietari) e Conia (inquilini). «Rinunciamo a entrate su- )eriori al milione, tagliando 'Imu fino al 100 per cento - ha spiegato l'assessore al bilancio Roberto Marin - con una manovra complementare alle misure statali, destinata adare una spintadecisaalla ripresa». Spinta chefaràleva sui proprietari, e sui conduttori degli immobili ad uso non abitativo, concedendo retroattivamente da marzo, e per almeno sei mesi, una riduzione dell'Ima dall'80 al 100 per cento.
«Questo - ancora Marin - a patto che i proprietari, in
regola con la tassazione comunale negli ultimi tre anni, concedano una
riduzione del canone mensile di affitto prossima a un terzo, e che i
beneficiari occupino spazi al massimo di 250 metri quadri».
Mano tesa dell'amministrazione comunale, dunque, ai
servizi e alle attività di vicinato, nella convinzione che, aiutate, potranno
funzionare da volano per la ripresa complessiva. «la condizione di partenza -
ha evidenziato l'assessore - è che il conduttore abbia visto almeno dimezzarsi
il fatturato tra marzo e maggio di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del
2019; gli sgravi sull'Imu possono essere dell' 80 per cento se l'affitto sarà
abbassato almeno del 30%, del 100 per cento per il 2020 in caso di riduzione
dell'affitto superiore al 40%».
Il tutto tramite la presentazione entro 1130 novembre di
un modulo semplificato e di un'autocertificazione. «Abbiamo alleggerito
laburoerazia anche in considerazione dei tanti adempimenti chiesti a
professionisti, artigiani e commercianti nell'ultimo periodo - è intervenuto il
sindaco Elena Pavan -. L'obiettivo è accelerare tutti i processi, La firma del
protocollo da parte del sindaco in modo che gli effetti benefici si vedano
subito».
E se l'assessore al centro storicoTamara Bizzotto e il
presidente della commissione bilancio Marco Vidale hanno parlato di un
intervento «che va esattamente nella direzione alla quale puntavamo», Marin ha
colto l'occasione per rilanciare.
«L'idea -ha detto- è di non fermarci qui. In particolare,
il tavolo di confronto che si è creato con le categorie e con le principali
sigle del settore, ci stimola a proseguire con questo modello anche dopo che
l'emergenza Covid-19 sarà passata».
Vale a dire che utili»ando la stessa leva fiscale,
l'obiettivo dell'Amministrazione è riaprire la partita sul recupero delle
vetrine sfitte, sull'avvio in centro di nuove attività e sul sostegno a settori
urbani economicamente disagiati.
«Avremo modo di affrontare tutte queste questioni - ha
chiuso Marin -, l’importante, per ora, è aver avviato il processo e remare
tutti nella stessa direzione».
Autore: Lorenzo Parolin per Il Giornale di Vicenza

- 14 lug 2020
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Con l'ordinanza n. 11221 dell'11 giugno 2020, la Cassazione ha ricordato
quando avviene la perdita delle agevolazioni prima casa in caso di
vendita. Vediamo a cosa bisogna stare attenti per conservare il beneficio.
Come chiarito, in caso di acquisto dell'immobile usufruendo delle agevolazioni
prima casa, qualora l'abitazione venga trasferita prima del decorso del
termine di cinque anni dalla data di acquisto, il contribuente perde il
beneficio e deve versare le imposte non assolte nella misura ordinaria e la
sovrattassa. La perdita delle agevolazioni prima casa in caso di
vendita non si verifica se il contribuente procede all'acquisto di
un altro immobile da adibire a propria abitazione principale entro
un anno dall'alienazione.
Nello specifico, l'ordinanza della Cassazione ha ricordato quanto
stabilito, in tema di agevolazioni prima casa, dall'art. 1, 4 comma, della nota
2-bis, della tariffa allegata al DPR n. 131 del 1986.
Tale norma prevede la perdita delle agevolazioni prima casa, "con
obbligo del contribuente di versare le imposte non assolte nella misura
ordinaria, nonché la relativa sovrattassa, anche in caso di trasferimento
dell'immobile acquistato prima del decorso del termine di cinque anni dalla
data di acquisto, a meno che, entro un anno dall'alienazione, il contribuente
abbia proceduto all'acquisto di un altro immobile da adibire a propria
abitazione principale".
Secondo quanto sottolineato, "al fine di consentire al contribuente di
evitare la decadenza dalle suddette agevolazioni sono, dunque, previste, con
riferimento all'acquisto del secondo immobile, condizioni diverse rispetto a
quelle stabilite, per la concessione delle agevolazioni medesime per l'acquisto
del primo immobile. In particolare, mentre il riconoscimento del beneficio è
subordinato al trasferimento della residenza del contribuente nel comune ove è
ubicato l'immobile acquistato, il mantenimento dello stesso in caso di
alienazione dell'immobile acquistato è subordinato alla più restrittiva
condizione dell'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione
principale".
Quali sono le
agevolazioni fiscali prima casa
Se il venditore è un
privato o un'impresa che vende in esenzione Iva, le imposte da versare con i
benefici prima casa sono:
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- imposta catastale fissa di 50 euro.
Se si acquista da un'impresa, con vendita soggetta a Iva, le imposte da
versare con i benefici prima casa sono:
- imposta di registro fissa di 200 euro;
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- imposta catastale fissa di 200 euro.
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