L'ECOBONUS AL 110% SPIEGATO BENE: COSA COMPRENDE E COSA NO
Pubblicato in News il 19 mag 2020

È finalmente in dirittura d’arrivo il “Decreto
rilancio” che dovrebbe garantire ulteriori aiuti alle famiglie, maggior
sostegno alle imprese e ammortizzatori sociali per dipendenti e collaboratori.
L’ultima bozza disponibile, di oltre 250 articoli, contiene svariate novità
anticipate nei giorni scorsi, come la proroga della cassa integrazione in
deroga, il reddito di emergenza, il bonus da 1.000 euro per le Partite IVAe
finanziamenti a fondo perduto. Ma quali sono i programmi del Governo
sulla casa che negli ultimi mesi è stata protagonista assoluta del
nostro tempo in lockdown e che probabilmente lo sarà ancora a
lungo, vista la profonda incertezza legata alla fase due (ma anche alla
prossima estate e all’ipotetica fase tre)?
Per districarci tra regole, norme, deroghe e altri
ostacoli, abbiamo provato a stilare una breve guida all’Ecobonus al 110
per cento il quale ambisce a incentivare una gamma considerevole di
operazioni, contemplando al contempo interventi ecosostenibili particolarmente
innovativi, come la realizzazione nei condomini di colonnine per la ricarica
delle batterie delle auto elettriche e la messa in opera di pannelli
fotovoltaici.
Da quanto anticipato, gli interventi di
ristrutturazione coperti dall'Ecobonus al 110% riguardano
principalmente l’efficientamento energetico, l’installazione di
pannelli fotovoltaici e i lavori di adeguamento antisismico, dunque operazioni
ampie e “gravose” in termini economici.
Il nuovo incentivo potenziato per i lavori di
risparmio energetico è un ecobonus che dà diritto a un credito
d’imposta del 110 per cento. Cosa significa in termini pratici? Essendo
un credito d’imposta pari al 110% della spesa sostenuta per
uno degli interventi ammessi, significa che accedendo al bonus si ha diritto a
una riduzione delle imposte dovute allo Stato pari al valore percentuale
dell’incentivo, le quali vengono spalmate su 10 rate annuali dello stesso
importo. Il credito d’imposta si potrà inoltre cedere direttamente all’azienda
che esegue i lavori, fungendo da sconto totale sul prezzo finale.
Ma non è tutto. Tale credito si potrà altresì
utilizzare quale detrazione nella prossima dichiarazione dei redditi ottenendo
nell’arco di cinque anni una riduzione delle imposte superiore all’importo
speso. L’incentivo debutterà il 1 luglio 2020 e durerà fino
alla fine del 2021.
Ancora più in dettaglio: questa “new release”
dell’incentivo presenta novità rispetto ai vari ecobonus che
si sono succeduti a partire dal 1998. Innanzitutto non si era mai visto un
bonus al 110 per cento, il che vuol dire che l’ammontare del credito d’imposta,
ossia la cifra che verrà restituita al cittadino in 10 anni, sarà superiore a
quella spesa. Altra novità è che il credito d’imposta così maturato potrà
essere ceduto agli intermediari finanziari (banche, assicurazioni),
un’opportunità per le famiglie a corto di cash per saldare l’intervento.
Infine, lo stesso credito d’imposta si può addirittura cedere all’impresa che
realizza i lavori, che poi lo incasserà a sua volta dal fisco, il che per le
famiglie significa far svolgere gratuitamente i lavori di
edilizia e ristrutturazione che rientrano nell’ecobonus.
La nota dolente di questo bonus è il fatto che nello
stesso rientrino esclusivamente gli interventi di grande entità e non i piccoli
interventi di ristrutturazione. L’agevolazione della cessione del credito
d’imposta contempla ovviamente anche interventi minori, come il rifacimento
delle finestre e degli infissi, schermature solari, interventi di
coibentazione, pompe di calore, sistemi di building automation,
collettori solari, ma con detrazioni tra il 50 e il 65%. Tali interventi
non potranno quindi beneficiare dell’ecobonus al 110 per cento. Infine, il
rifacimento delle facciate, attualmente detraibile al 90% sarà certamente
incluso anche nel nuovo ecobonus al 110 per cento.
Autore: Elena Marzorati per Elledecor - https://www.elledecor.com/it/lifestyle/a32457009/ecobonus-casa-110-per-cento-cosa-comprende/?utm_medium=Social&utm_source=Facebook#Echobox=1589367092
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